Per mimare il complesso meccanismo della respirazione è necessario tenere sotto controllo le concentrazioni delle sostanze inalate. Per questa ragione, l’aerosol prodotto dalla sigaretta collegata alla vaping machine è raccolto in un liquido, il cosiddetto “terreno di coltura”, e lì fatto condensare. Il terreno è pesato prima e dopo la sessione di svapo e si calcola per differenza la concentrazione di e-liquid che è stato fatto evaporare e ricondensare nel terreno. Questo stesso terreno è poi utilizzato in una fase successiva per i test di tossicità sul modello.
Il liquido di coltura addizionato di aerosol di sigaretta elettronica è quindi “pronto” per essere messo a contatto con il modello cellulare. Tecnicamente il liquido di coltura contenente il condensato viene a contatto con co-colture tridimensionali di cellule epiteliali alveolari (NCI-H441) ed endoteliali del microcircolo polmonare umano (HPMEC).
I tempi e i modi di esposizione del modello cellulare al terreno sono fedeli alle indicazioni dei protocolli pubblicati sulla letteratura scientifica internazionale in modo da generare risultati confrontabili con quelli già disponibili nel panorama scientifico.
Trascorso il tempo di esposizione, si misurano gli effetti sulle cellule tramite quattro diverse tipologie di indagine: test di vitalità/tossicità cellulare, di misurazione della resistenza elettrica transmembrana, e di quantificazione dei mediatori dell’infiammazione.